Kòmbos

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La collana “KOMBOS”, che in greco significa nodo, rappresenta il nodo di Ercole, conosciuto anche come “nodo d’amore”. Questo simbolo ha un profondo significato simbolico legato alla forza, alla protezione e all’unione. Nella mitologia greca, Ercole è famoso per la sua straordinaria forza e per le sue leggendarie  imprese, i famosi dodici lavori. Il nodo di Ercole non è solo un simbolo di potere fisico, ma anche di resistenza e di protezione spirituale. Veniva infatti utilizzato nei riti nuziali come segno di amore eterno e di fedeltà indissolubile. Indossare questa collana significa portare con sé la forza e l’energia protettiva di un simbolo antico, carico di storia e di significato.

MATERIALE: Argento sterling 925.

Questa collana è stata realizzata artigianalmente con cura e maestria dai nostri esperti artigiani greci.

LUNGHEZZA: 20 cm. La collana è presentata con la chiusura come visibile nella foto,  per una vestibilità  perfetta e sicura.

PESO: 58 gr.

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Metallo

Argento

Disponibile

Descrizione

Descrizione

Ercole (in greco Herakles, Ἡρακλῆς) è uno degli eroi più celebri della mitologia greca, noto per la sua straordinaria forza e per le sue leggendarie imprese, conosciute come le Dodici Fatiche. Figlio di Zeus e di Alcmena (una mortale), Ercole incarna la figura dell’eroe semidivino destinato a compiere imprese sovrumane per guadagnarsi l’immortalità.

Ercole nacque da una relazione extraconiugale di Zeus con Alcmena, provocando la gelosia di Era, moglie di Zeus. Era tentò fin da subito di eliminare Ercole, inviando due serpenti nella sua culla quando era ancora neonato. Tuttavia, Ercole li afferrò con le sue mani e li strangolò, dimostrando già da bambino la sua forza prodigiosa.

Durante la sua giovinezza, Ercole si distinse per la sua forza, ma fu anche vittima delle macchinazioni di Era. In un accesso di follia indotto dalla dea, Ercole uccise la moglie Megara e i loro figli. Per espiare questa colpa, Ercole si recò dall’oracolo di Delfi, che gli ordinò di servire il re Euristeo di Micene per dodici anni e di compiere dodici imprese come prova di purificazione.

Le Dodici Fatiche di Ercole

Le fatiche di Ercole furono assegnate da Euristeo e avevano lo scopo di mettere alla prova il coraggio, la forza e l’astuzia dell’eroe. Ecco le dodici imprese, in ordine cronologico:

1. Uccisione del leone di Nemea

•Ercole dovette uccidere un leone con una pelle impenetrabile. Dopo averlo strangolato, utilizzò gli artigli dello stesso leone per scuoiarlo e ne indossò la pelle come mantello, che lo rese invulnerabile.

2. Uccisione dell’Idra di Lerna

•L’Idra era un mostro a nove teste (una delle quali immortale) che viveva in una palude. Ogni volta che Ercole tagliava una testa, ne ricrescevano due. Con l’aiuto del nipote Iolao, Ercole bruciò le ferite per impedirne la rigenerazione e seppellì la testa immortale sotto una roccia.

3. Cattura della cerva di Cerinea

•La cerva aveva corna d’oro e zoccoli di bronzo, ed era sacra ad Artemide. Dopo un lungo inseguimento, Ercole la catturò senza ferirla, riuscendo a ottenere il permesso di Artemide per condurla da Euristeo.

4. Cattura del cinghiale di Erimanto

•Ercole dovette catturare vivo un enorme cinghiale che devastava l’Arcadia. Lo catturò spingendolo in una trappola e lo portò ad Euristeo, che si nascose per la paura.

5. Pulizia delle stalle di Augia

•Ercole fu incaricato di pulire le stalle di Augia, re dell’Elide, che non erano state pulite per trent’anni. L’eroe deviò il corso dei fiumi Alfeo e Peneo per ripulirle in un solo giorno.

6. Uccisione degli uccelli del lago Stinfalo

•Gli uccelli stinfali avevano piume di bronzo e becchi affilati. Ercole usò dei cimbali di bronzo donati da Atena per spaventarli e li abbatté con il suo arco.

7. Cattura del toro di Creta

•Ercole dovette catturare il toro selvaggio di Creta, che era il padre del Minotauro. Dopo una lotta, lo portò vivo a Euristeo.

8. Furto delle cavalle di Diomede

•Le cavalle di Diomede si nutrivano di carne umana. Ercole le domò nutrendole con la carne dello stesso Diomede e le condusse ad Euristeo.

9. Conquista della cintura di Ippolita

•La regina delle Amazzoni, Ippolita, possedeva una cintura donatale da Ares. Inizialmente Ippolita acconsentì a cedere la cintura, ma Era diffuse il panico tra le Amazzoni, costringendo Ercole a combattere per conquistarla.

10. Furto dei buoi di Gerione

•Gerione era un gigante con tre corpi. Ercole uccise Gerione con le sue frecce avvelenate e condusse i buoi ad Euristeo.

11. Furto dei pomi d’oro del giardino delle Esperidi

•I pomi d’oro erano custoditi da un drago a cento teste. Ercole chiese aiuto ad Atlante, che reggeva il cielo sulle spalle. Atlante prese i pomi, ma cercò di ingannare Ercole. L’eroe, con un trucco, riuscì a recuperare i pomi e a riconsegnarli.

12. Cattura di Cerbero

•L’ultima fatica prevedeva la cattura di Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli Inferi. Ercole riuscì a catturarlo senza usare armi, grazie alla sua forza sovrumana, e lo portò ad Euristeo, che però ordinò subito di riportarlo negli Inferi.

Ercole dopo le Dodici Fatiche

Dopo aver completato le dodici fatiche, Ercole continuò a compiere imprese eroiche. Tra le più note:

Liberò Prometeo, incatenato da Zeus per aver donato il fuoco agli uomini.

•Partecipò alla spedizione degli Argonauti con Giasone per conquistare il vello d’oro.

•Lottò contro diversi mostri e tiranni per proteggere l’umanità.

Ercole morì tragicamente: indossò una tunica avvelenata donatagli da sua moglie Deianira, che pensava di assicurarsi la fedeltà dell’eroe. Il veleno lo fece soffrire orribilmente, tanto che Ercole si gettò su una pira funeraria. Zeus lo accolse sull’Olimpo, rendendolo immortale e consacrandolo come dio della forza e della giustizia.